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Costituire una Società Sportiva Dilettantistica


02 settembre 2019
Costituire una Società Sportiva Dilettantistica

La corretta impostazione organizzativo gestionale

Al di là degli adempimenti burocratici necessari per costituire una Società Sportiva Dilettantistica (versamento del capitale sociale, atto notarile, iscrizioni in Agenzia Entrate e Camera di Commercio, affiliazione ad EPS/FSN e dunque al CONI, …), per una SRL sportiva Dilettantistica (così come per una ASD, in verità) una corretta impostazione organizzativa e gestionale rappresenta il cuore dell’Ente, che nella “sostanza” promuove attività sportive, senza poter però trascurare gli adempimenti e gli obblighi di “forma”, necessari per beneficiare delle agevolazioni riservate.

Cosa fare dopo la costituzione di una SSD (e di una ASD)

Subito dopo la registrazione dello statuto, l’invio del modello EAS, l’impostazione dei libri sociali … diviene necessario farei i conti con la realtà e con la gestione dell’ordinario (e non solo). Ecco perché riteniamo necessario impostare un vero e proprio dossier, al cui interno inserire i documenti che riteniamo indispensabili per garantire un’impostazione semplice ma funzionale ed assolutamente corretta e coerente con la normativa vigente. Un dossier composto da moduli, bozze e procedure dinamiche perché costantemente aggiornate, in grado di gestire il cambiamento, normativo e non solo. Per questo di dovrà tener conto dei modelli di iscrizione, delle ricevute da utilizzare, dei contratti con i collaboratori, dei rimborsi spese, della tenuta della contabilità dell’Ente, … fino alle comunicazioni per la riduzione sulla tassa rifiuti e l’agevolazione sulle accise.

La domanda di iscrizione in una SSD: come per le ASD?

Se è vero che le Associazioni Sportive si rapportano (ragionevolmente in via principale) con i “soci” … le SSD a chi si rivolgono? Necessario sarà quindi predisporre un modello di iscrizione ad hoc, che tenga conto delle esigenze di tesseramento all’Ente di Promozione Sportiva/Federazione Sportiva Nazionale non solo ai fini assicurativi, ma anche per le implicazioni fiscali (risoluzione Agenzia Entrate n. 38/E del maggio 2010), senza scordarsi delle recentissime novità europee, applicabili anche in Italia, in tema di privacy e GDPR.

Ricevute di pagamento per Società Sportive

Sono obbligatorie? Come si predispongono? E la marca da bollo ci va?
Gestire “l’amministrazione ordinaria” di un Ente significa essere pronti a rispondere, nel quotidiano, ad ognuna delle possibili domande che si possono ricevere, siano esse provenienti da aspiranti soci/iscritti piuttosto che da funzionari incaricati di procedere con un vero e proprio accertamento fiscale. Occorre dunque conoscere la norma che prevede “l’esonero dall’obbligo di emissione”, l’aggiornamento del gennaio 2019 che inserisce ASD/SSD iscritte al CONI nel novero degli Enti esenti “dall’imposta di bollo in maniera assoluta" ed il gioco è fatto.

Contabilità e prima nota per SSD

Tracciabilità e trasparenza devono essere le parole d’ordine sia per l’agenda cartacea (o meglio per il file in grado di evitare conteggi manuali) che per i software gestionali adottati dalle grandi realtà, abituate a numeri con molti zeri. Quel che è certo è che il regime “di cassa” delle ASD (il più comune) lascia spazio a quello “di competenza” per le SRL sportive, un obbligo per queste ultime insieme alla contabilità in partita doppia, con tanto di stato patrimoniale e conto economico (non necessari invece per le Associazioni).

Vantaggi ed agevolazioni fiscali delle Società Sportive

Le “formidabili” semplificazioni ed agevolazioni fiscali (che per ASD e SSD si traducono in zero imposte, e nemmeno IVA, sugli incassi, al ricorrere di talune condizioni specifiche) si poggiano sempre su ragioni normative, ma anche su una corretta impostazione. Per questo è indispensabile comprendere nel dettaglio i requisiti per la de-commercializzazione dei corrispettivi incassati, che si traduce con una pressione fiscale nulla (non bassa!) sulle attività istituzionali.

Verbali sociali

Da non trascurare, poi, anche la gestione societaria nel senso “burocratico” del termine: come da statuto il Consiglio di Amministrazione si dovrà riunione verbalizzando le proprie decisioni, idem dicasi per l’Assemblea dei Soci, nella linea degli obblighi delle SRL senza mai scordarsi che trattasi di Enti Non Profit senza finalità di lucro, che non possono in nessun caso distribuire utili o avanzi di gestione in forma diretta e/o indiretta e/o (peggio ancora) camuffata. Attenzione perché non c’è nulla di scontato e non esiste una ricetta “buona” per tutti. Molte sono le semplificazioni adottabili, ma sempre rispettose delle norme di legge e con procedure corrette e “trasparenti”.

Check periodici per verificare l'operato delle SRL sportive

Vista la rapidità con cui il settore si evolve e cambia, od anche solo tutte le novità che in qualche modo lo riguardano o comunque lo possono interessare (basti pensare all’innalzamento della soglia per i compensi degli sportivi dilettanti, al GDPR privacy piuttosto che all’esenzione dai bolli, o ancora la “nuova” definizione delle attività connesse secondo Agenzia Entrate stando alla circolare 18/E dell’agosto 2018) risultano a nostro avviso indispensabili check periodici di verifica, in grado di confermare l’assoluta bontà dell’impostazione adottata e correggere (ove possibile) eventuali “sbavature”.

Non è possibile immaginare di riassumere in poche righe il mondo delle Società Sportive Dilettantistiche: ciò che si può invece sicuramente fare, però, è affrontare ogni necessità di una SSD in maniera tempestiva e con il professionista giusto, dal commercialista al grafico, passando per l’avvocato, il consulente del lavoro, l’esperto di marketing o l’advisor. Con MOVIDA si può!

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