Oltre a disciplinare il lavoro sportivo, la Riforma dello Sport è intervenuta su più fronti, introducendo altresì disposizioni indirizzate alla prevenzione e al contrasto di possibili fenomeni di abuso, violenza e discriminazione.
Il D. Lgs. n. 36/2021, all’art. 7, comma 1 quater, ha sancito un espresso dovere per gli Enti sportivi dilettantistici (ASD e SSD) di allineare i propri statuti alle disposizioni del Capo I entro il 30 giugno scorso.
L’art. 16 del D. Lgs. n. 39/2021 ha individuato l’obbligo per Federazioni, Discipline Sportive ed Enti di Promozione di adottare entro 12 mesi dall’entrata in vigore del decreto, “le linee guida per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione”, con onere per ASD ed SSD di elaborarli entro i 12 mesi successivi alla comunicazione delle citate Linee Guida, eventualmente sancendo già a livello statutario l’impegno di uniformazione.
L’adeguamento implica la messa in atto di una serie di misure, tra cui l’adozione dei modelli organizzativi e codici di condotta e la nomina di un Responsabile contro abusi violenze e discriminazioni, nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6, del D. Lgs. n. 36/2021, in aggiunta a specifici doveri informativi e di comunicazione sia in relazione agli utenti che rispetto agli Enti affilianti.
Sebbene la tutela dei minori rappresenti uno dei principi ispiratori, lo scopo delle norme è volto ad eliminare in maniera generalizzata i fattori di rischio, prevenendo molestie, violenza di genere e ogni altra possibile disparità di trattamento, anche per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.
Con delibera presidenziale n. 159/89 del 28 giugno scorso, il Coni ha prorogato al 31 dicembre 2024 il termine di cui al punto 3 della delibera del Consiglio Nazionale n. 255/2023, relativamente alla nomina del Responsabile, tenendo in considerazione che si è ancora in attesa del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o dell’Autorità politica da esso delegata in materia di sport, di cui all’art. 33, co. 6, del D. Lgs. n. 36/2021, da emanarsi entro 12 mesi dall’entrata in vigore del Decreto e attraverso il quale introdurre “disposizioni specifiche a tutela della salute e della sicurezza dei minori che svolgono attività sportiva, inclusi appositi adempimenti e obblighi, anche informativi, da parte delle società e associazioni sportive”.