Quando abbiamo deciso, nel “lontano” 2009, di scrivere la prima edizione di questo E - book non ci saremmo mai attesi di rilevare l’interesse di oggi, né tanto meno di annotarne il forte volume di richieste attraverso il web e la conseguente distribuzione. I consensi fanno piacere, ma ci piace leggerli quali stimoli nel proseguire questo percorso, fatto in primis di garbo e attenzione per i nostri lettori.
Perché una seconda edizione? … perché da un lato i numeri degli E - book distribuiti ci hanno confermato il forte interesse per il tema, dall’altro dobbiamo monitorare le novità normative cercando costantemente di rendere fruibili modalità gestionali più alla portata di tutti e nella ricerca di soluzioni pragmatiche di chiarezza.
Possiamo ora sostenere che esiste un testo sintetico, veloce, di facile e rapida consultazione, attraverso il quale un lettore “relativamente esperto” può acquisire quegli elementi essenziali al fine di poter serenamente valutare e scegliere se costituire un’Associazione, un Ente non profit. Continuiamo a ricevere quesiti e richieste di informazione, a volte oggettivamente al limite dell’etica, ma sempre più spesso coerenti con il tema e di grande significato, sia perché evidenziano un disagio informativo e un vuoto didattico, sia perché testimoniamo la grande dinamicità di un settore in crescita esponenziale. Molti cittadine e cittadini (… quindi dal basso) si stanno attivando per creare strumenti in grado di fornire risposte a bisogni reali e non risponde al vero che il settore si basa sui “furbetti del quartierino” alla ricerca di vantaggi fiscali. Certo esiste anche questo aspetto deteriore, che va contrastato in primis da consulenti eticamente consapevoli del loro ruolo, ma tante sono le richieste di sostegno e di aiuto da chi è mosso davvero da finalità ideali e non lucrative. Chi ha il piacere di conoscere l’argomento, perché da anni studia il settore e le normative che lo regolano, non deve mai dimenticare che è fondamentale non dare per scontato alcuni aspetti, che per contribuire giornalmente a fare cultura associativa, occorre anche “sporcarsi un poco le mani”, e investire un po’ di tempo nel tentare di definire (almeno per sommi capi) alcuni aspetti che sono originali (e per questo assai meno conosciuti) di questo settore e che possono rappresentare davvero un importante ausilio e supporto per chi si avvicina al terzo settore e al non profit in particolare.
Ecco allora confermato il senso di questo scritto, ecco la ragione per la quale ripetiamo che qualche lettore già esperto potrà trovare indicazioni scontate o banali, ma certamente troverà quegli elementi che spesso gli addetti ai lavori o gli “esperti” non si preoccupano di semplificare, abituati al contrario a utilizzare citazioni e rimandi ai vari provvedimenti legislativi.
http://movidastudio.it/edizioni/ebook_guida_al_non_profit.php