Sicuramente molti di Voi avranno visto il servizio che "Le IENE" hanno trasmesso ieri sera sul non profit (di cui sotto riportiamo il link di riferimento). Premessa l'assoluta condivisione delle motivazioni e dello spirito con cui questa crociata nei confronti dei "furbetti" del non profit viene portata avanti, offriamo ai naviganti della rete la comunicazione che questa mattina stessa abbiamo spedito alla redazione.
"Buon giorno,
la presente per segnalarVi che seguiamo con molto interesse i Vostri servizi sul non profit.
Da consulenti del settore riteniamo che la Vostra azione sia importante, efficace e condivisibile, soprattutto che gli stessi consulenti che operano in questi ambiti dovrebbero prendere le distanze ed evitare di difendere, se non progettare, situazioni e impostazioni insostenibili, se non vergognose. Sono anni che denunciamo le storture del settore anche dalle pagine del nostro sito web.
Tuttavia riteniamo che sia necessario correggere le affermazioni relative al “bilancio a zero”, infatti le cose non stanno così e pur comprendendo la necessità di semplificazione per ragioni televisive, questo errore rischia di creare problemi agli enti non profit autentici (e ce ne sono tanti) e di esporre la Vostra utile azione a critiche sul piano tecnico e fiscale. Un ente non profit deve avere un fine ideale e non economico e non può distribuire utili, nel senso che se a fine anno esiste un avanzo di gestione, questo non può essere distribuito (come se fosse un utile), ma va investito o portato a bilancio nell’anno successivo. Chiudere i rendiconti “a zero” è infatti una semplificazione scorretta e di fatto impossibile da realizzarsi.
Non siamo alla ricerca né di facile pubblicità, né di visibilità, ma dopo oltre 16 anni di lavoro sul tema degli enti non profit, riteniamo sia corretto difendere coloro che agiscono rispettosamente, confermandoVi che esistono numerose realtà che, distorcendo la normativa “sporcano” tutto il settore (e Vi possiamo documentare quanto affermato).
Vi abbiamo già scritto un twitt e inviato una segnalazione dal web. Riteniamo che il Vostro lavoro sia indispensabile, oltre che eticamente doveroso, e il nostro semplice intento è quello di fornire un contributo di chiarezza per difenderlo.
RingraziandoVi per l’attenzione restiamo a disposizione per qualunque necessità".