finalmente wild track asd, l'associazione che abbiamo il piacere di seguire a 360 gradi, getta la maschera. E' indubbiamente -virale- il loro modo di coniugare l?attivita' sportiva (anche quella piu' avventurosa, se non estrema) con la promozione del territorio e gli aspetti etici di solidarieta' autentica.
Dopo aver percorso 1600km e oltrepassato il circolo polare artico con la canoa e la mountain bike, Massarenti Elena e Marco Costa di Wild Track asd, insieme all'amica Ausilia Vistarini, prenderanno parte al progetto di cooperazione internazionale denominato Bamako-Dakar: Il silenzioso tour della solidarietà, proposto da Uisp Nazionale e il Comitato Bici d'Italia in Africa.
La partenza è prevista per il 13 febbraio: 600 km in bicicletta partendo da Bamako, capitale del Mali, in direzione di Dakar, capitale del Senegal.
Un viaggio all'insegna dello sport e della solidarietà, dove i partecipanti potranno conoscere le popolazioni locali e vivere più da vicino la realtà di questi stupendi paesi. Il progetto vuole rappresentare un nuovo modo per coniugare sport e cooperazione internazionale. Lo sport diventa così un pretesto per accendere i riflettori su paesi ancora poco conosciuti e portarli all'attenzione di pubblici più ampi, sui bisogni di popolazioni alle quali è possibile, con impegno e sensibilità, fornire aiuti concreti per migliorare le proprie condizioni di vita.
Bamako-Dakar, un percorso ciclistico tutto africano attraverso due bellissimi paesi: il Mali ed il Senegal.Si attraversano pedalando, quando veloci e quando lenti, senza competizione, in silenzio, tracciando un percorso che attraversa i territori, li scopre e li conosce e porta insieme solidarietà ed aiuto.
Le biciclette aiutano a fare tutto questo e si trasformano così da strumenti sportivi in mezzi di trasporto per attraversare gli spazi infiniti affocati dal sole, i villaggi gremiti di gente che ci accoglie festante, paesaggi suggestivi da scoprire e assaporare.
La biciclette servono per raggiungere le comunità alle quali porteremo il nostro aiuto, e diventano così un pretesto per costruire progetti, iniziative, interventi a supporto di tante persone che hanno spesso ancora bisogno di molto: dalle strutture agli strumenti, dalle scuole ai campi sportivi, dai libri ai palloni da calcio.
Il Tour ha due ambiziosi obiettivi.
Il primo è quello di creare interventi di sostegno e cooperazione a beneficio delle popolazioni residenti sui territori attraversati dal percorso ciclistico.
In particolare si vogliono realizzare interventi di tipo prevalentemente sportivo, vista la vocazione e l'esperienza dei soggetti proponenti dell'iniziativa. Lo sport può non solo rappresentare uno strumento per l'educazione e la formazione delle giovani generazioni, ma può trasformarsi anche in un utile strumento per lo sviluppo delle comunità locali.
Gli interventi sono progettati, realizzati e monitorati da alcune tra le principali ONG italiane attive sui territori, in grado quindi di garantire non solo una conoscenza approfondita delle situazioni locali e dei bisogni delle comunità, ma di pianificare e costruire interventi armonici sui territori, nonché di supervisionarne la realizzazione garantendone il successo.
Non meno importante è però l'obiettivo che l'organizzazione si propone di raggiungere rispetto sia ai partecipanti al Tour che a tutti coloro che ne seguano il percorso. E' con tutti loro che si vuole infatti costruire un messaggio di uno sport lontano dai riflettori ma vicino alle persone, in grado di abbandonare per un po' la competizione per promuovere l'impegno e la solidarietà.
Uno sport in grado di farci crescere ed arricchirci non solo nel fisico ma anche, e soprattutto, nello spirito.
Per quanto possibile, durante il viaggio, sul sito www.wildtrack.it sara' fornito l'aggiornamento del tour.